Giovedì e venerdì non ci saranno lezioni di italiano al Centro Sociale Bruno

L’abbiamo deciso per senso di responsabilità e di cura verso la comunità che siamo e che ogni giorno costruiamo insieme. Vogliamo così unirci alla comunità più ampia, che sta lottando contro un virus altamente trasmissibile e pericoloso, che minaccia soprattutto chi è già debole, vulnerabile e marginalizzato.
È una decisione che ci costa molto, perché sappiamo che il nostro spazio è per tante persone un momento di tregua dalla durezza della vita in strada (o in strutture sovraffollate, o ai margini,…). Ci costa molto, perché il motto “io sto a casa” fa male quando urlato a chi casa non ha (o non ci può stare).
Lasciamo ai sanitari la lettura del virus da un punto di vista medico, e seguiamo con fiducia i loro suggerimenti.
Ma qui vorremmo provare a leggere con voi la situazione di oggi in chiave politica e sociale.
Il Covid-19 oggi rende ancora più evidenti gli effetti della politica di privatizzazione e precarizzazione del sistema sanitario. Ed è emblematico che le misure di restrizione siano partite proprio dalla chiusura di spazi di socialità e cultura, mentre tardano ad arrivare per altri spazi, secondo la logica del profitto. Paghiamo oggi anche l’effetto della continua svalutazione degli spazi culturali e comunitari: politiche ostili a chi propone di creare legami che non seguano i dettami capitalistici, politiche che ci lasciano ogni giorno più soli/e. Le persone costrette alla precarietà oggi sono ancora più ai margini, non vengono neppure prese in considerazione nelle misure imposte: chi è già marginalizzato, corre il rischio di trovarsi ancora più esposto a disagio e abuso in questi giorni di allerta. Persone senza dimora, persone migranti stipate nei centri, persone detenute, persone rinchiuse nei CPR, persone… tante persone che vivono lo spazio di LiberaLaParola sono (o sono state) in queste situazioni.
Oggi, vi chiediamo aiuto:
Aiutateci a trovare le parole per denunciare questa situazione. Aiutateci a trovare il senso che ci permetta di ripartire dopo questa chiusura. Aiutateci condividendo le vostre riflessioni e le vostre proposte.
 
NB: potete contattarci anche durante questo periodo di chiusura: siamo attenti/e e pronti/e ad attivarci in caso di bisogno!