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La buona educazione degli oppressi. Dialogo con Wolf Bukowski

19 Giugno 2019 @ 19:30 - 23:30

Mercoledì 19 giugno #Brunononsicaccia

Apertura ore 19.30 con aperitivo e buffett a cura della BiOsteria ALLA CUOCA ROSSA da Clara

ore 20.30 Presentazione del libro “La buona educazione degli oppressi. Piccola storia del decoro” (Edizioni Alegre) di e con Wolf Bukowski.

Quante volte nei titoli di giornale, sui social network, nei discorsi di politici e gente comune sentiamo ripetere le parole “CONTRO il degrado IN DIFESA del decoro”? Questi mantra hanno popolato agende e programmi elettorali di molti politici, segnandone le fortune e condizionando le scelte politiche di comuni, province e regioni. Grazie ad esse, si rendono non fruibili i giardini, si blindano le stazioni, si desertificano le piazze, si chiudono sparuti rettangoli di verde non ancora cementificato. Usandole come “spranghe”, con esse si riescono a cacciare migranti, poveri, disoccupati, persone che non hanno soldi per potersi pagare un posto dove stare. Che la polvere si nasconda sotto il tappeto, in un altro posto, in un altro quartiere non ancora gentrificato (ma è solo questione di tempo).

*** Descrizione del libro:

È in corso da anni una guerra, combattuta tra le strade delle città, contro poveri, migranti, movimenti di protesta e marginalità sociali. Le sue armi sono decoro e sicurezza, categorie diventate centrali nella politica ma fatte della sostanza di cui son fatti i miti: Furio Jesi chiamava idee senza parole gli artifici retorici di questo tipo, con cui la cultura di destra vagheggia fantomatici «bei tempi andati» di una società armoniosa. Lo scopo è cancellare ogni riferimento di classe per delimitare un dentro e un fuori, in cui il conflitto non è tra sfruttati e sfruttatori ma tra noi e loro, gli esclusi, che nel neoliberismo competitivo da vittime diventano colpevoli: povero è chi non si è meritato la ricchezza.
Il mendicante che chiede l’elemosina, il lavavetri ai semafori, il venditore ambulante, il rovistatore di cassonetti, dipinti come minacce al quieto vivere. I dati smentiscono ogni affermazione ma non importa, la percezione conta più dei fatti: facendo appello a emozioni forti, come la paura, o semplificazioni estreme, come il «non ci sono i soldi» per le politiche sociali, lo scopo delle campagne securitarie diventa suscitare misure repressive per instillare paure e senso di minaccia. A essere perseguita non è la sicurezza sociale, di welfare e diritti, ma quella che dietro la sacra retorica del decoro assicura solo la difesa del privilegio. Sotto la maschera del bello vi è il ghigno della messa a reddito: garantire profitti e rendite tramite gentrificazione, turistificazione, cementificazione, foodificazione. Wolf Bukowski ripercorre come l’adesione della sinistra a questi dogmi abbia spalancato le porte all’egemonia della destra. Una perlustrazione dell’«abisso in cui, nel nome del decoro e di una versione pervertita della sicurezza, ci sono fioriere che contano come, e forse più, delle vite umane».

*** L’autore:

Wolf Bukowski è scrittore, collaboratore di Internazionale, guest blogger del sito dei Wu Ming, Giap. Vive sull’Appennino bolognese e si occupa di territorio, memoria e Grandi Opere. Ha pubblicato “Il grano e la malerba” (Ortica, 2012) e per la collana Quinto Tipo delle Edizioni Alegre i libri “La danza delle mozzarelle. Slow food, Eataly, Coop e la loro narrazione” e “La santa crociata del porco”.

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Data:
19 Giugno 2019
Ora:
19:30 - 23:30
Categoria Evento:

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