Domenica 3 Aprile
Laboratorio Sociale Piedicastello (di fronte al Cs Bruno)
ore 17.00
L’aumento del costo della vita è in corso da diversi mesi e ha avuto un’impennata con l’inizio della guerra in Ucraina.
Assistiamo in particolare ad una ondata speculativa senza precedenti che ha fatto schizzare in alto i prezzi dei carburanti, delle bollette, dei generi di prima necessità ed all’apertura di una crisi che investe, per il momento, alcuni settori della manifattura, della zootecnia e dell’agricoltura.
La ragione è legata principalmente alle speculazioni dei colossi dell’energia, della grande distribuzione e in generale dalla tendenza a mettere sempre il profitto davanti a tutto.
La politica istituzionale si sta dimostrando incapace di affrontare questa situazione, e non è sufficiente la decisione del governo italiano di abbassare le accise di 25 centesimi e solo per un mese. Quando invece una delle soluzioni sarebbe l’introduzione di un reddito di base incondizionato e di un salario minimo, che siano continuamente aggiornati in base all’inflazione
La costante erosione del welfare pubblico, il ridimensionamento del reddito, lo sblocco dei licenziamenti e sfratti stanno creando un impoverimento di massa senza precedenti.
Tutto questo ha delle pesantissime ripercussioni nel tessuto sociale delle città e dei quartieri, delle periferie e delle province, già messe a dura prova dalla crisi pandemica.
Come reagiamo a questa situazione?
Incontriamoci, discutiamo e organizziamoci per produrre azioni concrete e per dire a gran voce che questa questa guerra e tutto ciò che ne consegue non vogliamo pagarla noi.