Incontro sulla situazione agricola nei territori palestinesi occupati, pratiche di resistenza collettiva e solidarietà internazionalista.
Mercoledì 7 maggio 2025 – Centro Sociale Bruno
Apertura ore 19.00: Aperitivo e banchetto con materiale informativo e prodotti palestinesi a sostegno delle campagne “Farmers for Farmers” e “Dheisheh Resiste”. Inizio incontro: ore 20.00
Intervengono: Pier Francesco Pandolfi Associazione Rurale Italiana ARI e Pace per Gerusalemme
Yasmeen El-Hasan Unione dei comitati dei lavoratori agricoli اتحاد لجان العمل الزراعي (UAWC) (in collegamento dalla Cisgiordania)
Modera: Associazione Ya Basta Êdî Bese
La devastazione e l’appropriazione delle terre agricole palestinesi da parte di Israele hanno subito un’impennata senza precedenti.
Nella Striscia di Gaza, l’esercito ha già distrutto la maggior parte dei campi coltivati, oltre un terzo dei quali è stato inglobato nella nuova zona cuscinetto. Sin dai primi giorni dell’offensiva – che ha ben presto assunto le caratteristiche di un genocidio – i raid aerei israeliani hanno iniziato a colpire non solo infrastrutture agricole come serre e pozzi, ma anche fabbriche di trasformazione alimentare e altre strutture essenziali per la produzione e la distribuzione del cibo, innescando, insieme ai blocchi totali degli aiuti umanitari, una crisi idrica e alimentare mai vista prima.
Contemporaneamente, in Cisgiordania, i territori e la popolazione palestinese continuano a essere bersaglio della violenza inaudita delle forze di occupazione e dei coloni.
Già prima della grave crisi attuale, il settore agricolo palestinese, in particolare, affrontava sfide significative, tra cui l’accesso limitato all’acqua e alla terra, ostacolato da danni, confische e da una burocrazia discriminatoria imposta dall’amministrazione militare israeliana nei territori occupati.
In questo contesto sempre più drammatico, il ritorno alla terra e la sua difesa collettiva rappresentano la strategia centrale portata avanti dai comitati popolari e dalle organizzazioni contadine, dove la solidarietà internazionalista continua a svolgere, ancora oggi, un ruolo fondamentale.