Sostieni l’accoglienza dal basso del Centro sociale Bruno, l’emergenza non deve ricadere sugli ultimi!
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Da più di 4 anni il Centro Sociale Bruno ha attivato un progetto informale di “Rifugio solidale” ospitando diverse famiglie con bambini e persone vulnerabili (italiane e di altri paesi di origine), rifiutate dal già precario sistema di accoglienza e/o di bassa soglia, che altrimenti non avrebbero avuto alcun approdo sicuro. Stiamo parlando di oltre 25 persone, che poi hanno trovato grazie al supporto e all’impegno della rete di solidarietà un alloggio diverso.
In questo momento sono accolte 6 persone.
Le numerose spese per un’accoglienza dignitosa ricadono sulle nostre spalle e su quelle dei volontari che credono in questo progetto.
La pandemia Covid-19 sta influenzando pesantemente le nostre vite e chi si trovava già ai margini della società si ritrova ancora più vulnerabile: a causa delle leggi discriminatorie nazionali e provinciali, chi ospitiamo si ritrova impossibilitato ad accedere alle più basilari forme di welfare e anche le misure previste dal decreto “Cura Italia” escludono scientemente i soggetti che maggiormente necessitano di un sostegno urgente e immediato.
Come attiviste/i e volontari/e cerchiamo di far fronte a queste esigenze come meglio possiamo ma purtroppo non sempre è sufficiente, soprattutto in questo momento in cui le nostre attività volte al sostentamento dell’accoglienza e dell’autogestione risultano sospese a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Non possiamo tuttavia permettere che questa emergenza precarizzi ulteriormente le loro vite: la solidarietà non è andata, non va e non andrà in quarantena!
COSA VOGLIAMO E POSSIAMO FARE
Diverse associazioni, singoli e organizzazioni (Centro Sociale Bruno compreso) si sono attivati sotto il coordinamento del comune di Trento e hanno attivato il servizio « Trento si aiuta » per recapitare cibo e medicinali ed in generale per restare vicini alle persone che rischiano il completo isolamento.
Lo sportello di orientamento legale per migranti continua a offrire il proprio servizio telefonicamente ( Irene: 328 3111404 ). La scuola di italiano LiberaLaParola, sebbene impossibilitata ad aprire il proprio spazio, si è riorganizzata per continuare le lezioni per piccoli gruppi via posta elettronica, chat e videoconferenza (per maggiori info liberalaparolatrento@
Continua inoltre l’azione di monitoraggio svolta assieme alle diverse realtà che compongono l’ Assemblea Antirazzista di Trento , che il 16 marzo si è rivolta al comune di Trento chiedendo che i dormitori per i senzatetto rimanessero aperti 24 ore su 24 in questo momento di emergenza. La richiesta ha trovato l’adesione di numerose associazioni ed è stata accolta dal comune. I posti disponibili in queste strutture non sono però sufficienti a dare un tetto e un luogo sicuro a tutte le persone che in questo momento non possono stare a casa perché una casa non ce l’hanno.
Chi una casa l’ha trovata al Centro Sociale Bruno va incontro a molte spese: dal pagamento delle utenze, all’acquisto di farmaci e beni di prima necessità. Attiviamo pertanto una campagna di raccolta fondi mirata a sostenere economicamente e materialmente questi costi: per un’accoglienza dignitosa e per non lasciare indietro nessuna/o.
COME VERRANNO SPESE LE DONAZIONI RACCOLTE
- Acquisto di alimenti e generi di prima necessità
- Farmaci urgenti e comuni
- Sostegno nel pagare le utenze (acqua, luce, gas…)
Abbiamo un domani da ricostruire e ripartire dalla solidarietà e dall’autorganizzazione dal basso, al di fuori di ogni logica di profitto, è ora più che mai necessario.