Dall’11 al 15 ottobre, una ricca rassegna di eventi per festeggiare insieme il compleanno del Centro Sociale Bruno
PROGRAMMA
Mercoledì 11 ottobre
Combattere per tornare, lottare per rimanere. La pulizia etnica della Palestina a 30 anni dagli accordi di Oslo
Apertura ore 19.30 con aperitivo e stuzzichini.
Inizio presentazione ore 20.30
Proiezione del documentario “Under demolition order” e dibattito con gli autori. A seguire, presentazione della campagna di Ya Basta! Êdî bese! a sostegno del campo profughi di Dheisheh (Betlemme).
Il 13 settembre 1993, sul prato della Casa Bianca, il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin e il presidente dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina Yasser Arafat firmarono gli accordi di Oslo che avrebbero dovuto, almeno sulla carta, avviare un processo per mettere la parola fine al conflitto tra israeliani e palestinesi.
Se la debolezza degli accordi, l’estremo disequilibrio tra le due parti, la questione irrisolta del diritto al ritorno dei profughi palestinesi sono apparsi chiari sin da subito, le vaghe promesse di Israele nell’impegnarsi a ritirarsi dai territori occupati e sostenere il processo di pace dopo trent’anni risultano definitivamente tradite. Le azioni dello stato ebraico, ancora prima dell’insediamento dell’estrema destra al governo, hanno dimostrato che quello in corso non è un conflitto tra due popoli o tra due religioni, bensì un’autentica impresa coloniale e Oslo ne è stato un indispensabile acceleratore.
Con l’Autorità Palestinese ridotta a mero fantoccio dell’Occupazione, dalla fine della seconda Intifada è stata avviata un’incessante campagna per seppellire definitivamente la questione palestinese, cercando di ridurre i residenti storici a una realtà demografica frammentata e politicamente irrilevante, incapace di rivendicare i propri diritti.
Accanto alla generazione che ha conosciuto la speranza di una possibile soluzione del conflitto, c’è l’altra – gli oltre due terzi della popolazione palestinese – che che alla firma degli Accordi non era ancora nata e per tutta la vita ha conosciuto solo l’occupazione militare e il soffocante governo sempre più autoritario dell’Autorità nazionale palestinese e di quello di Hamas a Gaza.
Eppure, tra chi si è rassegnato e chi è fuggito, ancora oggi rimane chi, per scelta o necessità, continua a resistere dalle città assediate e dai villaggi a rischio sgombero, unendo il proprio grido ai profughi della diaspora e dei campi che non hanno mai spesso di lottare per il diritto al ritorno in quelle terre strappate con la forza.
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Giovedì 12 ottobre
Presentazione del libro: Scuola e Società in Trentino. Una storia (1945 – 2006)
Con l’autore Quinto Antonelli
Apertura alle 19.00 con aperitivo e cicchetti
Inizio presentazione ore 20.30
Quinto Antonelli torna a parlarci della storia della scuola trentina, a leggere le trasformazioni della società trentina attraverso quello che avviene nelle aule scolastiche. Non una storia dell’istituzione, ma piuttosto una storia degli studenti e delle studentesse, dei e delle docenti nel contesto della società trentina. Dall’immediato secondo dopoguerra sino all’inizio del XXI secolo, passando attraverso il Sessantotto ed il Settantasette, per una volta raccontati mettendo al centro della scena le scuole superiori e le sue lotte, i collettivi e le assemblee d’istituto, le occupazioni e i giornalini scolastici, in un Trentino che nel giro di pochissimi anni vive una tumultuosa trasformazione della società, della cultura e dei costumi.
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Venerdì 13 ottobre
Cinemafutura: Santiago, Italia (di Nanni Moretti, 2018, Italia)
Apertura alle 20.00 con aperitivo e cicchetti
Inizio proiezione ore 21.00
Il film documentario racconta i mesi successivi al colpo di Stato in Cile del 1973 attraverso filmati d’archivio e interviste ai protagonisti, concentrandosi particolarmente sul ruolo dell’ambasciata italiana a Santiago del Cile che diede rifugio a centinaia di oppositori di Augusto Pinochet e consentì poi loro di arrivare in Italia. Vincitore nel 2019 del David di Donatello per il miglior documentario
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Sabato 14 ottobre
Corteo No Cpr né in Trentino Alto Adige né altrove
Manifestazione a Bolzano – Concentramento in Piazza della Stazione ore 15.00
Partenze collettive dalla stazione dei treni di Trento. (Treno regionale delle 14.05)
A seguire:
Hip Hop Student Night
Apertura ore 20.30
Line up (in costruzione)
DJ BORIZ, METTSIK, EKO & WYEM, GABBRIELL, JDEE, PLEBIANS CREW.
Organizza il Coordinamento Studentesco Trento
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Domenica 15 ottobre
Cinemafutura per bambinə: “L’illusionista” (di Sylvain Chomet, Francia, 2010).
Inizio proiezione ore 17.30
Nella Francia del 1959 l’illusionista di Chomet è un’animale da palcoscenico destinato all’estinzione. Arrivano le rock star a rubargli la scena e lui è costretto ad accettare la triste reclusione in teatrini di periferia, bar, caffè e festicciole all’aperto. Ma, una sera, mentre si esibisce in un piccolo pub sulla costa scozzese, incontra una giovane ragazza che cambierà la sua vita per sempre.
Dopo il successo mondiale di “Appuntamento a Belleville” il disegnatore francese si misura con una sceneggiatura inedita del grande regista e mimo Jacques Tati.
A seguire:
Cena Sociale – Benefit spese legali
Il Centro Sociale Bruno esiste e resiste da 17 anni, ma il prezzo da pagare per lə attivistə che devono continuamente affrontare processi in tribunale è molto alto. Prenota la cena e aiutaci a sostenere le spese legali.
Piatto unico vegetariano o vegano (da specificare in fase di prenotazione) realizzato con ingredienti biologici e selezionati da produttori locali.
Apertura ore 19.30 con aperitivo
Inizio Cena ore 20.00
Menù trentino
Torta di patate al forno
Degustazione di formaggi misti locali (o alternativa vegetale)
Contorni di fagioli e cipolla sottile e insalata di cavolo cappuccio
Strudel di mele
Acqua e vino
Offerta minima 20 €
Prenotazione obbligatoria: Claudia 331 948 8840.
Per motivi organizzativi, le prenotazioni sono obbligatorie e vanno effettuate entro VENERDI 13 OTTOBRE.
Se porti con te dei bambini che siederanno al tavolo “sbecolando” dal tuo piatto faccelo sapere comunque, così possiamo aggiungere una sedia in più
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Il 10 ottobre 2006, in uno stabile abbandonato nell’area ex Zuffo, nasceva il Centro Sociale Bruno.
In questi 17 anni sono cambiati gli spazi che abbiamo saputo chiamare casa, così come le generazioni che li hanno attraversati. Sono cambiati i tempi, sempre più difficili, e i governi, sempre più repressivi.
La Giunta Fugatti si è insediata nel 2018, cercando voti promettendo di cacciarci dallo stabile di Lungadige San Nicolò, un edificio lasciato all’incuria e al degrado, rigenerato negli anni solo grazie alle energie di tantə.
Dopo cinque anni di malagestione, aggressioni al territorio, politiche xenofobe e sessiste, la destra trentina si prepara per tornare a governare brandendo le stesse promesse, latrando lo stesso odio e mostrando lo stesso servilismo nei confronti dei potenti.
Non stupisce come negli anni la Provincia abbia tentato di allontanarci da ciò che abbiamo conquistato dieci anni fa, restituendolo alla collettività per sottrarlo alla rendita e all’abbandono. Il Centro Sociale Bruno continua ad essere sotto attacco e un nuovo tentativo di sfratto sta bussando alla nostra porta.
Ma in un mondo che cambia rapidamente, rischiando di precipitare, il nostro impegno rimane immutato.
Abbiamo scelto di non fermarci né indietreggiare, con la consapevolezza che la libertà è una lotta costante che si conquista passo dopo passo.
Continueremo pertanto a camminare in avanti, fianco a fianco di chi vorrà resistere con noi.
¡Que viva la Lucha!
¡ Que Viva el Bruno!