Il Sumud palestinese contro la macchina da guerra israeliana – Incontro con Sami Huraini, attivista del collettivo palestinese di Youth of Sumud

Un anno di genocidio: Il Sumud palestinese contro la macchina da guerra israeliana

Incontro dal vivo organizzato dal Centro Sociale Bruno e dall’Associazione Ya Basta Êdî Bese con Sami Huraini, attivista del collettivo palestinese di Youth of Sumud

Un anno di massacri indiscriminati nella Striscia di Gaza e quasi due di governo di estrema destra apertamente favorevole ai coloni, l’annessione de facto dei territori occupati e la sistematica soppressione dei diritti e dello spazio palestinese ha subito un’accelerazione senza precedenti.

Dopo il 7 ottobre 2023, Israele ha ucciso almeno 800 palestinesi, di cui 170 bambini, tra Gerusalemme e la Cisgiordania. Migliaia sono stati feriti, sfollati o privati della propria abitazione a causa delle demolizioni e delle violenze perpetrate da esercito e coloni.

L’aumento spropositato degli avamposti illegali, delle aggressioni contro i palestinesi e della limitazione della libertà di movimento sono solo alcuni degli aspetti che stanno portando a quella che è stata definita la “gazificazione” della Cisgiordania.

Il lavoro di attivisti, comitati e organizzazioni per i diritti umani è al tempo stesso messo a dura prova dalla sistematica e violenta repressione di ogni forma di organizzazione popolare e di solidarietà internazionalista.

Masafer Yatta, situata nelle colline a sud di Hebron nella Cisgiordania meridionale, è una delle aree maggiormente sotto attacco da parte del movimento dei coloni e dello Stato israeliano. Da decenni, oltre 215 famiglie palestinesi, per un totale di più di mille persone, rischiano di essere sfollate dal governo di Tel Aviv che insegue l’obiettivo di cancellare la loro presenza dalla regione.

Nonostante le difficoltà, il collettivo Youth of Sumud continua a guidare dal 2017 una tenace resistenza popolare, strategicamente non violenta, collaborando con attivisti palestinesi, israeliani e internazionali per proteggere agricoltori, famiglie e bambini, e difendere il diritto di rimanere sulla propria terra.

Ne discuteremo il 18 dicembre con Sami Huraini, co-fondatore di Youth of Sumud e sin da bambino tra i volti più popolari della resistenza di Masafer Yatta, che ci offrirà una testimonianza diretta su come le comunità dei villaggi di Masafer Yatta affrontano ogni giorno la pulizia etnica in corso e su come possiamo continuare a sostenere la loro lotta. 

Programma della serata

🕡 ore 18.00: Apertura con aperitivo

🕡 ore 18.30: Inizio presentazione. Sarà disponibile la traduzione dall’inglese all’italiano

🕡 A seguire: Cena benefit: Piatto unico falafel artigianali, hummus e Salata Falahiyeh. Offerta minima 10€

Prenotazione fortemente consigliata entro il 16/12. Sms o whatsapp 3475665953

Tutto il ricavato sarà devoluto alla campagna a sostegno degli agricoltori di Masafer Yatta

La campagna

Masafer Yatta è un’area nelle colline di Hebron, a sud della Cisgiordania, dove le comunità agricole hanno vissuto per generazioni. Da decenni, in violazione alle convenzioni internazionali, l’esercito israeliano sta tentando di espropriare i palestinesi dalle loro case per rafforzare gli insediamenti israeliani nella zona.

I residenti vivono così sotto la minaccia quotidiana di demolizioni, sfratti e espropriazioni, oltre che alla violenza quotidiana dei coloni nella regione. Alle famiglie di Masafer Yatta viene continuamente negato l’accesso alla loro terra, alle strade, alle fonti d’acqua e all’istruzione,

Dopo un anno di massacri indiscriminati nella Striscia di Gaza e quasi due di governo di estrema destra apertamente favorevole ai coloni, la situazione è precipitata ulteriormente, accelerando l’annessione de facto dei territori occupati e la sistematica soppressione dei diritti e dello spazio palestinese. 

Il collettivo Youth of Sumud è nato nel 2017 come risposta diretta alle violenze e aggressioni quotidiane di coloni e forze israeliane. Nonostante le difficoltà, i membri del collettivo hanno scelto di resistere e rilanciare la lotta per la terra attraverso il recupero del villaggio di Sarura, da cui i palestinesi furono costretti a fuggire negli anni ‘90 sotto i ripetuti attacchi dei coloni dell’avamposto illegale di Havat Ma’On, mentre le storiche abitazioni nelle caverne venivano distrutte. 

Ancora oggi, nonostante l’intensificarsi degli attacchi contro le comunità palestinesi, Youth of Sumud continua a guidare una tenace resistenza popolare, strategicamente non violenta, collaborando con attivisti palestinesi, israeliani e internazionali per proteggere agricoltori, famiglie e bambini, e difendere il diritto di rimanere sulla propria terra.

La nostra campagna mira a raccogliere fondi per continuare a supportare il loro lavoro nella difesa della loro terra e supportare le comunità sotto attacco.

L’obiettivo, fissato a 8000 euro, sarà quello di:

  • Acquistare nuovamente le pecore rubate o uccise dai coloni, nutrirle e preparare il terreno per il pascolo
  • Riabilitare le coltivazioni danneggiate dagli attacchi israeliani
  • Sostenere concretamente la lotta popolare non violenta delle comunità palestinesi, promuovendo pratiche di solidarietà internazionaliste

Per sostenere la campagna di raccolta fondi è possibile effettuare una donazione sulla piattaforma Go Fund Me : https://gofund.me/7817490f 

Riferimenti

Youth Of Sumud https://youthofsumud.org/

Il film italiano Sarura sulla resistenza di Masafer Yatta: https://sarurafilm.com/

L’attivista per i diritti umani Sami Huraini: https://www.frontlinedefenders.org/en/case/israeli-ofer-military-court-issued-final-sentence-trial-against-palestinian-human-rights