Questa notte è venuta a mancare Lidia Brisca Menapace.
Le Compagne e i Compagni del Centro Sociale Bruno salutano commoss* la Compagna Lidia, donna coraggiosa ed esemplare che, passando attraverso la Storia di questo nostro Paese, ha mantenuto sempre la schiena dritta. Lidia ha vissuto una vita piena e coerente in cui la Politica ha avuto ruolo centrale. Staffetta partigiana giovanissima, Lidia ri-conosce l’orrore del Fascismo e la promessa che ha fatto a sé stessa è stata la guida di tutta la sua vita: mai dalla parte dell’oppressore.
Femminista, antifascista, laureata in lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Lidia non si dà per vinta mai, nemmeno quando si vede stracciare il contratto di lavoro all’Università per aver pubblicato un documento intitolato “Per una scelta marxista”. Poco male, preferisce continuare sulla sua strada altrove. Precisamente in Sud Tirolo, dove nel 1964 era diventata Consigliera Provinciale della Provincia di Bolzano, una delle primissime, per poi continuare nel suo lavoro di saggista e politica per tutta la vita. Partecipa alla fondazione de “Il Manifesto” e, nel 1973, è promotrice, con altr*, del movimento Cristiani per il Socialismo. Lidia è stata una delle voci più ferme del movimento femminista e, in epoche più difficili della nostra, entra a far parte del Comitato per i diritti civili delle prostitute. Nella politica istituzionale, Lidia fa parte di Rifondazione Comunista sin dalla nascita del partito e viene eletta Senatrice della Repubblica nel 2006. Durante la sua carica, fu Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito.
Allergica a qualunque tipo di retorica, Lidia è stata e sarà un punto di riferimento per più generazioni. Il ricordo più vivo che abbiamo di lei è quello che la vede con noi a Macerata, il 10 febbraio 2018, in una grande manifestazione antifascista a seguito degli attentati razzisti che avevano colpito la città. In quel momento sembrava che ogni forma di resistenza ai diversi volti del fascismo fosse vana. La presenza di Lidia è stata una di quelle che ha permesso, in una Macerata militarizzata e malata di terrore, di dare vita ad un momento di insubordinazione di massa, scrivendo una pagina importante dei momenti di resistenza degli ultimi anni. In quel momento, a più di 94 anni, su un pullman con altre 50 persone e in piazza con altre migliaia, Lidia ha dato corpo, ancora una volta, alla sua promessa: mai dalla parte dell’oppressore.
Ciao Lidia, te ne sei andata Partigiana e noi porteremo avanti ancora il tuo insegnamento. Intanto, cantiamo per te una Bella Ciao.
Con profonda stima, le Compagne e i Compagni del Centro Sociale Bruno