Questo audio-racconto della resistenza nelle province di Trento, Bolzano e Belluno (con digressioni nei dintorni) è nato come rubrica storica all’interno del programma “Bruno on Air”, curato dal Centro Sociale Bruno e in onda su Radio Sherwood. La quarantena dovuta al Coronavirus ci ha costretto a registrare le ultime due puntate con mezzi di fortuna, ma ci ha spinti a riunirle tutte in un unico podcast con le canzoni che li accompagnano.
Il tentativo è quello di ricostruire la lotta contro il nazifascismo dei popoli della nostra regione e della vicina provincia di Belluno, anch’essa inserita tra 1943 e 1945 dai nazisti nell’Alpenvorland. Questa è una storia né nazionalista, né settaria, che non vuole nascondere limiti, errori e contraddizioni; che parla di resistenti italiani, tedeschi e venuti da ogni parte del mondo; di combattenti comunisti, socialdemocratici, repubblicani e cattolici; di uomini e donne, che, come ha scritto Piero Calamandrei
volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Bibliografia e sitografia ragionata
La principale fonte di questo racconto è il libro di Lorenzo Gardumi All’ombra della svastica. La Resistenza nella zona d’operazione delle Prealpi. Belluno, Bolzano, Trento 1943-1945. Trento: Fondazione Museo storico del Trentino, 2015. Il testo ripercorre tutte le vicende narrate e da lì è stata tratta la stessa impostazione della narrazione.
Per una trattazione generale della storia della resistenza italiana i testi di riferimento sono stati quelli di Santo Peli: La resistenza in Italia. Torino: Einaudi 2005 e Storie di Gap. Terrorismo urbano e resistenza. Torino: Einaudi, 2014.
Per quanto riguarda invece la resistenza sudtirolese di lingua tedesca il contesto generale è stato ricostruito attraverso il libro di Carlo Romeo Alto Adige/ SudTirol, XX secolo. Cent’anni e più in parole e immagini. Bolzano: Raetia, 2003. Mentre alcune testimonianze sono state tratte dall’autobiografia del dirigente della resistenza antinazista (per questo deportato a Dachau) e poi leader dell’SVP Friedl Volgger Sudtirolo al bivio, ricordi di vita vissuta. Bolzano: Praxis 3, 1985. Vale la pena di leggersi anche la testimonianza di un altro deportato nei lager nazisti Franz Thaler Dimenticare mai : opzione, campo di concentramento Dachau, prigionia di guerra, ritorno a casa. Bolzano: SONO, 1990.
Per ricostruire la storia dei Polizeiregiment formati da sudtirolesi i testi usati sono stati il libro di Lorenzo Barater Dall’Alpenvorland a via Rasella, storia dei reggimenti di polizia sudtirolesi (1943-1945). Trento: Publilux, 2003 e l’articolo di Paolo Valente Il reggimento Brixen. In «Altrestorie, rivista periodica a cura del Museo Storico in Trento», N. 12, A. 2003.
Su Josef Mayr-Nusser vi è il libro Non giuro a questo Führer. A cura di Reinhold Iblacker. Bolzano: Edizioni SONO, 1990.
Sulla renitenza alla leva nazista, i fenomeni di resistenza armata in Alto Adige/Südtirol e la vicenda di Karl Gufler c’è il libro di Carlo Romeo. Sulle tracce di Karl Gufler il bandito. Bolzano: Raetia, 1993.
Invece per quanto riguarda l’occupazione nazista del Trentino ed il collaborazionismo locale c’è la biografia del commissario prefettizio nominato dai tedeschi, Adolfo De Bertolini, scritta da Sergio Benvenuti La patria incerta: contributi per una biografia di Adolfo Bertolini. Trento: Fondazione Museo storico del Trentino, 2013. Il testo a dire la verità è abbastanza “de-responsabilizzante” e assolutorio nei confronti di De Bertolini ma ha un ottima appendice documentaria.
Sulla strage del 28 giugno 1944 il testo di riferimento è stato quello scritto da uno dei superstiti, Giorgio, Tosi Zum Tode- A morte. Trento: Fondazione Museo storico del Trentino, 2004. Mentre sia su quell’episodio che sul resto della resistenza trentina vale la pana di leggersi il libro, curato da Giuseppe Ferrandi e Walter Giuliano, Ribelli di confine. La resistenza in Trentino. Trento: Fondazione Museo storico del Trentino, 2003. Sui grandi rastrellamenti nazifascisti dell’estate-autunno 1944 vi è il catalogo della mostra Feuer!: i grandi rastrellamenti antipartigiani dell’estate 1944 tra Veneto e Trentino. Trento: Fondazione Museo storico del Trentino, 2010. Curata da Lorenzo Gardumi. Che è l’autore anche dell’introduzione storica al testo dello spettacolo teatrale dedicato al Battaglione Gherlenda Ora e Veglia: il silenzio e la neve.
Pergine Valsugana (TN) : Publistampa, 2010.
Per quanto riguarda invece le stragi di Ziano, Strammentizzo, Molina di Fiemme sempre Lorenzo Gardumi ha scritto il libro Maggio 1945 “a nemico che fugge ponti d’oro” : la memoria popolare e le stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme. Trento: Fondazione Museo storico del Trentino, 2008. Sulla figura del partigiano italo-somalo Giorgio Marincola Carlo Costa e Lorenzo Teodonio hanno scritto Razza partigiana: storia di Giorgio Marincola (1923-1945). Pavona (RM): Iacobelli, 2009.
Per quanto riguarda invece le fonti on line vale la pena di segnalare il post di Salvatore Talia (in collaborazione con il gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki) Un paese di “mandolinisti”. Wikipedia, i falsi storici su via Rasella e il giustificazionismo sulle Fosse Ardeatine, pubblicato su Giap nel 2015 https://www.wumingfoundation.com/giap/2015/05/un-paese-di-mandolinisti-wikipedia-i-falsi-storici-su-via-rasella-e-il-giustificazionismo-sulle-fosse-ardeatine/.
I giornali clandestini della resistenza sono tutti on line sul sito http://www.stampaclandestina.it/ , mentre l’elenco delle stragi nazifasciste è raccolto in un atlante on line con geolocalizzazione http://www.straginazifasciste.it/?lang=en.
Infine la testimonianza di Remo Callone è disponibile con audio e video sul sito curato dalla Fondazione Museo storico del Trentino Archivio on line del Novecento Trentino http://900trentino.museostorico.it/