Dal 29 maggio al 2 giugno al Parco Santa Chiara.
“La disobbedienza civile insorge quando un numero significativo di cittadini si convince che i canali consueti del cambiamento non funzionano più, che non viene più dato ascolto né seguito alle loro rimostranze o che, al contrario, il governo sta cambiando ed è indirizzato o ormai avviato verso una condotta dubbia in termini di costituzionalità e legalità…”
Lo scrive Hannah Arendt , aggiungendo come il male possa non essere radicale ma “obbediente”, se si agisce in conformità alla “virtù dell’obbedienza”.
Terre di Disobbedienza è il titolo del festival di quest’anno – e di cui noi del Centro Sociale Bruno facciamo parte, in seguito il comunicato di lancio dei cinque giorni che animeranno la città di Trento.
La sesta edizione dell’OltrEconomia – dal 29 maggio al 2 giugno, come sempre al Parco Santa Chiara di Trento – diventa più che mai lo spazio del pensiero critico e della pratica militante a disposizione della cittadinanza attiva e reattiva. VEDI IL PROGRAMMA COMPLETO
Abbiamo lanciato un appello a chi in Italia e a livello internazionale ragiona ed agisce in costruttivo dissenso con le politiche dell’esclusione, della violenza e della repressione; a chi dice che “non mi sta bene che no”, a chi mette in discussione l’idea della povertà come stigma sociale; a chi si oppone alla criminalizzazione di chi salva i naufraghi del mare e della disperazione.
A chi porta Mimmo Lucano dentro le Università e lascia fuori il fascismo, perché il sapere è ancora argine e resistenza. A chi si contrappone agli speculatori d’odio e alle abili distrazioni di massa, mentre il potere assottiglia i tessuti comunitari, aumenta le disuguaglianze e ferisce l’ambiente. A chi con il proprio corpo dice no alla guerra e alla privazione violenta dei beni comuni e dei diritti, per dimostrare che un’altra narrazione per la vita è possibile, anche e soprattutto quando questi corpi sono quelli delle donne, concepiti come territori di guerra e di sfruttamento.
E infine, a chi con un lenzuolo silenzioso dice “non sei benvenuto” e grida così da un’anonimo balcone, il disgusto per l’insostenibile arroganza del potere.
A questo appello hanno risposto in tanti, ed ecco che anche quest’anno l’OltrEconomia offre il suo mosaico della società in cammino.
L’EDIZIONE 2019
Anche quest’anno saranno le declinazioni dell’estrattivismo e dello smantellamento dei beni comuni ad essere messi sotto la lente degli incontri e delle conferenze: l’economia finanziarizzata che domina il pianeta deve potersi basare sull’appropriazione delle risorse perché siano convertite in beni di consumo. È l’accumulazione per furto, che impoverisce popolazioni e comunità e le costringe a lasciare i propri territori. O l’estrattivismo urbano, che attraverso gentrificazione e iniquità di servizi esilia le persone che vivono e curano i quartieri, dando spazio alle “guerre fra poveri”e alla distorsione del senso di comunità.
Ma ora c’è un elemento in più che è difficile lasciare fuori dai ragionamenti, ed è l’aumento tangibile di un clima di intolleranza che si concentra non a caso contro donne, migranti e soggettività precarie. Chi aveva pensato almeno inizialmente che l’attuale governo rappresentasse una forma di rottura contro establishment e l’austerity delle banche, è stato sconfessato: lo stampo neoliberista delle misure economiche è evidente e va a braccetto proprio con politiche autoritarie e dal sapore d’antico.
L’OEF È TERRA DI DISOBBEDIENZA E RESPIRA INTERNAZIONALE, ANCHE CON UNA SUA MONETA
L’Oef nella sua edizione 2019 per cinque giorni metterà in condivisione la matrice trasversale che lega le nuove lotte sociali per la giustizia ambientale e l’equità, e lo farà con una dimensione internazionale importante: ci saranno infatti gli economisti di Commonfare, che hanno fatto convergere la conferenza finale del percorso all’Oef e saranno presenti ogni giorno con workshop che convoglieranno studiose/i e docenti da Olanda, Croazia e l’università di Trento; e grazie alla collaborazione con il progetto Commonfare, quest’anno il Festival dell’Oltreconomia si doterà di una moneta digitale, l’Oltrino, con il quale sarà possibile pagare cibo, bevande e merchandising (e forse qualche prodotto degli artigiani) esibendo un “talismano”. Questo oggetto indossabile, che sarà dato in dotazione alle persone interessate, costituirà la chiave di accesso al proprio portafoglio virtuale, che potrai caricare con il cambio 1 Euro = 1 Oltrino.
Ci saranno i ragazzi di INCO con progetto “Rethinking Waste” che convoglierà all’Oef 24 giovani provenienti da Italia, Germania, Francia e Romania perché possano condividere e sviluppare migliori pratiche di strumenti di educazione ambientale focalizzati sul tema dei rifiuti.
Secondo il buon vecchio detto “una risata vi seppellirà”, l’Oef ha lanciato anche il contest internazionale di vignette satiriche “Land of Disobbedience”: in questi mesi ha raccolto centinaia di proposte mettendo in competizione matite e pennarelli da tutto il mondo, raccontandoci con ironia la propria visione della disobbedienza. Sabato 1° giugno sveleremo e premieremo la miglior proposta votata da una giuria internazionale
E infine Monica di Sisto di FairTrade Italia per una riflessione sui trattati di libero commercio insieme ai ragazzi del FFF: saranno loro infatti, le ragazze e ragazzi del Fridays For Future, ad aprire simbolicamente la kermesse freschi della Manifestazione Globale per il Clima del 24 maggio, perché sono l’emblema più genuino e generazionale di una richiesta di cambiamento senza se e senza ma, in nome della Natura e di un futuro dignitoso.
OEF PER I DIRITTI UMANI
Oef terra di disobbedienza e d’incontro: i movimenti per la rigenerazione urbana si danno appuntamento il primo giugno al Parco Santa Chiara, mente la domenica saranno giornalisti di Altreconomia e di Melting Pot a dialogare con una donna che è stata comandante di navi di salvataggio come Iuventa e Sea Watch, Pia Klemp.
Mentre il 30 e 31 maggio saranno ancora una volta le testimonianze di attiviste provenienti dall’altra parte dell’Oceano che valorizzeranno lo spirito femminista e per i diritti umani che caratterizza da sempre l’Oef: quest’anno saranno donne colombiane dei movimenti per la difesa dei fiumi Rios Vivos Colombia, della popolazione indigena Wayuu in lotta contro l’estrattivismo carbonifero a sviluppare una riflessione sulle lotte femminili e femministe in difesa dell’acqua e della terra, confrontandosi con le responsabilità che anche le multinazionali italiane hanno nel mondo.
OEF PER L’AMBIENTE
Come ogni anno la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente sono centrali in ogni nostra pratica: non solo cibo vegetariano e prodotti biologici, il mercatino dei produttori dei produttori biologici e del gruppo dei GAS, laboratori di autoproduzione…tutto certificato per il primo anno dal marchio “Eco-Eventi” che certifica il nostro impegno nella promozione di eventi sostenibili e rivolti alla salvaguardia ambientale.
OEF PER I BAMBINI
E per i piccoli ci sarà ogni giorno uno spazio loro dedicato: laboratori, letture di fiabe, e gran finale con la Gara dei Maghi, la domenica.
Un mosaico attivo, che si svilupperà con i gruppi di lavoro, i laboratori, le discussioni attorno a libri ed incontri, e dove ha trovato casa chi, come giornalista, scrittrice/ore, economista, attivista, artista ed essere umano, ha capito che non è più il momento di stare a guardare, ma di cominciare a disobbedire.
A pochi metri da noi c’è un festival che da anni pare fornire molte risposte.
Noi siamo invece il festival che continua a mettersi attorno ad un grande, immaginario tavolo per farsi domande.
Lo diceva anche la Arendt: «Vivere insieme nel mondo significa essenzialmente che esiste un mondo di cose tra coloro che lo hanno in comune, come un tavolo è posto tra quelli che vi siedono intorno».