Per un 25 aprile nel segno della RESISTENZA
Per liberarci della legge Salvini e dal razzismo istituzionale, contro l’operato della giunta Fugatti.
Ci vediamo il 25 aprile ore 15.00 piazza Pasi
Leggi il comunicato:
A più di 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale la necessità
di mettere in atto nuove pratiche di resistenza è più viva che mai.
Lo scenario che abbiamo davanti è quello di un’Europa sempre più stretta nella morsa di gelidi venti nazionalisti e circoscritta da muri e filo spinato: asfissianti quando si tratta di limitare la libertà di movimento delle persone e circoscrivere diritti e ricchezza alle élite, aperti e labili quando si tratta delle invadenti regole del libero mercato e dello sfruttamento.
Un vento che aleggia in Italia, lo stesso vento che è sceso sulla nostra città, che ha visto per la prima volta al governo della provincia una coalizione di centro destra, capitanata dalla Lega Nord. Questa appena insediata non ha trovato di meglio che tagliare ogni servizio all’inclusione dei richiedenti asilo, licenziare 150 operatori dell’accoglienza, sospendere i corsi contro il bullismo e per la parità di genere e annunciare la devastazione del nostro territorio con la costruzione della Valdastico.
Del resto il programma dei leghisti nostrani ricalca fedelmente il mantra securitario, populista e amico dei grandi capitali dell’esecutivo nazionale. Tra le misure che ne caratterizzano l’operato, l’emblema è rappresentato dal decreto sicurezza di Salvini che afferma la criminalizzazione dei movimenti, di migranti, poveri e solidali, nonché una delle più forti minacce alla libertà e alla lotte sociali da contrastare assieme a tutte le politiche di odio, razzismo e sfruttamento messe in atto dal governo di polizia gialloverde.
Di fronte alla volontà di imporre un modello di società razzista, sessista e capitalista occorre riprendere la data del 25 aprile, andare oltre le celebrazioni di rito e tornare a farne una giornata di lotta in cui intrecciare l’antifascismo di ieri con quello di oggi.
A maggior ragione nel momento in cui una classe politica dichiaratamente razzista, misogina e omofoba che colpisce chi dissente, come è avvenuto nell’atrio del palazzo provinciale, e non ha mancato occasioni di strizzare l’occhio ai più neri ed estremi movimenti, utilizzerà l’ennesima occasione per rendere una giornata costitutiva un “rituale istituzionale” cercando di smembrare ancora di più il ricordo – per noi sempre attuale – della liberazione, al fine di renderlo completamente privo di significato.
Pensiamo invece che occorra – nella giornata della Resistenza – riattualizzare il concetto di Resistenza: questo lo si deve fare portando nelle piazze la lotta contro la legge Salvini, lo strumento giuridico che è il perno del tentativo di creare una società repressiva e razzista.
Lo si può fare e lo si deve fare portando in piazza la nostra voglia di lottare e ribellarci ad uno stato di cose che sembra immodificabile.
Per tutte e tutti coloro che amano e difendono la libertà non è tempo di stare a casa.
Per un 25 aprile nel segno della RESISTENZA
Per liberarci della legge Salvini e dal razzismo istituzionale, contro l’operato della giunta Fugatti.
Ci vediamo il 25 aprile ore 15 piazza Pasi