Per una Trento viva ed accogliente:
Basta ordinanze e coprifuoco!
Vogliamo una città fatta di desideri e non di paure!
Trento è diventata negli anni una città dei divieti, attraverso ordinanze che limitano fortemente la socialità e dove si cerca di marginalizzare la povertà, considerate entrambe dei fenomeni di “degrado”.
In ordine di tempo, una delle ultime novità volute dal consiglio è quella di istituire un gruppo di vigili urbani anti “degrado”, che a suon di pattugliamenti e multe, coadiuvati da telecamere messe in ogni angolo, dovrebbero mettere le radici nella zona che va da Piazza Dante a Piazza S. Maria Maggiore. Se proprio dobbiamo parlare di “degrado” non bisogna puntare il dito contro la povertà o contro chi non accetta di vivere in una città vetrina, ma bisogna guardare a ben altro: gli immobili sfitti, gli scandalosi vitalizi, i lavoratori licenziati e lasciati senza reddito, le aree inquinate e poi abbandonate come l’ex Sloi, la gentrificazione e le speculazioni edilizie, i tagli al welfare e alle borse di studio, la precarietà diffusa e gli sfratti.
Non sarà grazie alla presenza dell’esercito, alzando muri e recinzioni con il filo spinato o ghettizzando ulteriormente i soggetti indesiderati che si risolveranno i (pochi) problemi di microcriminalità presenti in città. Semmai è con più attenzione verso i bisogni e i diritti delle persone, preoccupandosi di creare percorsi di inclusione sociale, puntando su welfare e integrazione che si possono affrontare questi nodi critici.
13 febbraio 2017 ore 18
Piazza Pasi – Trento